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Bolzano : Piccola capitale europea

Bolzano : Piccola capitale europea

Il centro storico di Bolzano è praticamente in mano al commercio turistico: a farla da padroni sono ristoranti, bar, pub, tavole calde; seguono hotel e pensioni, quindi la vendita al dettaglio - le migliori boutique con le marche più prestigiose sono lì.

Caratteristica del centro sono le famose "gallerie", vere e proprie autostrade pedonali a tre corsie - due laterali sotto i portici ed una centrale allo scoperto - che corrono parallele tra loro girando praticamente intorno alle due-tre piazze principali: Piazza Municipio, Piazza Walther e piazza Erbe.

Particolare: le strade che si intersecano in questo triangolo assumono tutte il nome dagli antichi mestieri che qui venivano svolti; le stesse case (tutte di stampo austriaco con le caratteristiche balconate esagonali agli angoli) oggi quasi tutte ristrutturate e sedi di Università, banche, assicurazioni, prestigiose boutique eccetera, anticamente erano "casa, magazzino e bottega" dell'artigiano.

Altro particolare curioso, il sistema di comunicazione tra le gallerie e le vie principali: si tratta di passaggi "condominiali" (nel senso che entrate proprio all'interno di un palazzo!) disposti perpendicolarmente tra le due vie lasciati aperti durante il giorno dai condomini per permetterne l'uso ai cittadini, per essere poi chiusi la sera.

Attenzione: gli orari dei negozi sono molto particolari, alle 18,30 per alcune attività, massimo alle 19,00 per altre rischiate di trovare tutto chiuso (tranne, ovviamente, ristoranti bar e pub!); il sabato pomeriggio, chiuso.
D'altro canto, è possibile fare acquisti il sabato mattina al mercato in piazza Erbe; variopinto e molto caratteristico, la prima cosa che colpisce è l'enorme varietà di pane che viene prodotto in zona. Ce n'è davvero per tutti i gusti.

In zona ci sono diverse cose da poter visitare: innanzi tutto una bella passeggiata nel parco, ricco di attrezzature sportive, giochi per i bimbi e sede delle principali manifestazioni cittadine all'aperto. Come urbanistica piazza Walther e piazza del municipio, con tutti i principali palazzi storici all'intorno; su piazza Walther si affaccia in particolare il Duomo, in uno strano stile gotico-romano molto particolare.

Certo, architettonicamente nulla a che vedere con la cattedrale gotica di Tromso, davvero imponente e seconda solo alla cattedrale parigina, ma quel maiolicato, tipico dell'impero austriaco, è davvero molto bello.

Non molto distante dal duomo c'è la chiesa dei domenicani, risalente al 1200 nella sua parte più antica. E' molto curiosa vista al suo interno, sembrano tre chiese in una, di cui sicuramente la parte più bella è l'antica cripta sepolcrale, con meravigliosi affreschi sui muri e sulla volta; in stile romanico, fa quasi a pugni con il barocco ed il rococò delle altre parti.

Alle spalle di piazza erbe invece, a circa 15 minuti a piedi da piazza Walther, c'è la chiesa dei francescani, in tipica pianta romanica, di cui è da apprezzare - come sempre nelle strutture di qust'ordine, lo stupendo chiostro che gli è accanto, con affreschi sui muri da un lato, e su enormi tavolozze di legno sull'altro. E' un colpo d'occhio mozzafiato.

Tutt'intorno Bolzano è ricca di castelli e fortezze: per raggiungere una di queste c'è addirittura un servizio di pulmini gratuito che parte proprio da piazza Walther. Non ha orario, parte ogni volta che si riempie ed impiega circa 20 minuti di viaggio.

UN PO' DI STORIA ....SU BOLZANO

La città di Bolzano, storicamente, deve la sua fortuna alle fiere medievali, ai commerci, favoriti dalla posizione geografica. Nel 1635 Claudia de’ Medici, contessa del Tirolo, fece codificare le leggi mercantili e concesse il Magistrato mercantile, istituzione rimasta in vita fino al 1851, di cui facevano parte mercanti eletti, anche stranieri, frequentatori dei quattro famosi mercati annuali.

Un’agricoltura puntigliosa, accuratissima, prospera, è più che mai uno dei pilastri portanti della struttura economica della provincia che fa capo alla città. Ma quel che colpisce oggi, venendo da S, è che Bolzano è l’ultima città italiana, divenuta tale in correlazione allo sviluppo industriale, nella parte nuova e la prima linguisticamente tedesca, porta e centro di quello che, con opposta sottolineatura nazionale, si chiama Alto Adige o Tirolo meridionale.

Il timbro particolarissimo della città è quindi in questa sua bipolarità che la pone a vivere l’incontro di due mondi, il latino e il germanico, l’uno dall’altro, come si sa, insieme attratti e repulsi.

La visita della città di Bolzano che, almeno per il centro, è conveniente fare a piedi, può iniziare dalla p. Walther.

Il Duomo è una costruzione gotica del XIV-XV sec., gravemente danneggiata dai bombardamenti dell’ultima guerra e fedelmente ripristinata. Il tetto a forti spioventi è di caratteristiche tegole policrome; ne emerge il bel campanile con elegante cuspide traforata (1519). Nell’abside si apre un portale gotico, la "porticina del vino", con un arco a pieno sesto, decorato di tralci di vite e figure di vignaioli, a ricordo di un privilegio della chiesa concernente la vendita del vino, concesso nel 1387.

Nell’interno a tre navate, affreschi e avanzi di affreschi trecenteschi e rinascimentali; nella navata mediana, bellissimo pulpito di arenaria ornato di bassorilievi (1514); nella navata destra, crocifisso ligneo del ’400; grandioso l’altar maggiore barocco; nel presbiterio, altri quattro altari gotici di legno.

La gotica chiesa dei Domenicani, antico tempio degli italiani a Bolzano, gravemente danneggiata dai bombardamenti e ricostruita, ha un singolare interno con pontile che divide le navate dal presbiterio. È per la pittura il monumento più importante della città: affreschi di scuola giottesco-padovana nella cappella di S. Giovanni, tra cui un Trionfo della Morte (1340 circa).

Nell’attiguo chiostro gotico (ingresso dal N. 19 A), affreschi di Federico Pacher (XV sec.) e, nella cappella di S. Caterina, altri affreschi di scuola giottesca. Bei palazzetti cingono la piazza delle Erbe; la fontana settecentesca del Nettuno si erge dove si esponevano i malcapitati alla berlina. Prossima è la chiesa gotica dei Francescani, con un ricco altare intagliato (1500) nella cappella della Vergine e grazioso chiostro trecentesco.

Un vigoroso campanile romanico-gotico caratterizza la chiesetta di S. Giovanni in Villa. La stretta via dei Portici è il luogo dove più immediatamente si coglie l’antico carattere mercantile della città.

Elegantissimi i negozi, che tengono vivo l’ambiente storico di tipiche case del XV-XVIII sec. con gli immancabili erker (sporti); al N. 39, il barocco Palazzo Mercantile. Nel Museo Civico* (mar-sab. 9-12 e 14.30-17.30, dom. 10-13; ch. lun.), le opere dei pittori atesini del ’400 e barocchi, le sculture lignee dei sec. XIII-XVI ben documentano il peculiare spirito dell’arte della regione; interessanti la raccolta archeologica e, soprattutto, il materiale etnografico con costumi, oggetti domestici, ricostruzioni di ambienti.

Fra giardini e vigneti, nel sobborgo di Gries, il monastero dei Benedettini e la chiesa barocca di S. Agostino (1771) con affreschi nella volta; nella parrocchiale gotica (sec. XV-XVI), una pala* intagliata e dipinta da Michele Pacher (1475).

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